Mi presento
Ogni relazione inizia con una presentazione, perciò: mi chiamo Alessia Bianchi e faccio la libraia, per l’esattezza “La Libraia dai Riccioli Rossi”. A guidarmi è la fiducia nella forza creatrice della parola che, declinata al mondo dei libri, si amplifica all’ennesima potenza. La lettura è infatti una straordinaria fonte di nutrimento ed è approfondendo questa strada che sono diventata facilitatrice in “Libroterapia Umanistica”.
Uno degli aspetti che più amo del mio lavoro è il confronto con chi mi chiede un consiglio; amo ascoltarne i gusti, i propositi di lettura ma anche lo stato d’animo per trovare i titoli più affini al momento di vita che sta attraversando. Per me, non esistono lettori di serie A, B o C. Per me, la lettura è un piacere, un’opportunità che mi piace aiutare a cogliere.
I miei servizi
Condivido #nutriletture, ossia leggo recensisco e suggerisco libri a grandi e piccini.
Sui mie canali Telegram ed Instagram faccio quello che ogni libraio dovrebbe fare: promuovo la lettura invogliando ed incuriosendo lettrici e lettori di tutte le età raccontando nuove uscite e classici, nomi noti ed autori emergenti, grandi case editrici ma anche piccole realtà indipendenti. Sempre raccontando il messaggio che ogni testo comunica, il nutrimento che ne possiamo ricavare.
Organizzo percorsi di letture in chiave libroterapica. *
I miei gruppi di lettura si differenziano da quelli tradizionali proprio in funzione della chiave libroterapica. In questa prospettiva il libro è uno strumento ma è il lettore il vero protagonista di ogni incontro, con le sue emozioni e riflessioni, che è mio compito far emergere stimolando il confronto con domande e suggestioni sviluppate ad hoc. Ciascuno dei percorsi proposti si trasforma così in un viaggio catartico attraverso uno specifico argomento, esplorato tramite testi di volta in volta “svelati”.
“La tua libraia a domicilio”.
È il mio servizio di consulenza di letture personalizzata. Accolgo nella mia libreria ideale chi si affida alla mia professionalità ed empatia. Un tempo dedicato e di qualità per trovare la #nutrilettura più giusta da donare a se stessi o da regalare a qualcuno di speciale.
La Libroterapia Umanistica
Il termine “Biblioterapia” viene utilizzato per la prima volta nel 1916 dal teologo americano Samuel Crothers, che nel saggio “A literary clinic” parla dell’impiego dei libri come strumento di guarigione. Nel corso del Novecento questo approccio è stato ampiamente sperimentato ed impiegato, sino all’introduzione della distinzione tra:
“Biblioterapia clinica”: appannaggio delle professioni medico-sanitarie, con finalità di cura;
“Biblioterapia dello sviluppo”: riservata alle professioni laiche (insegnanti, bibliotecari, educatori, librai ecc.), con finalità ricreative, volte cioè alla promozione del benessere dell’individuo.
Ancora poco diffusa in Italia, la “Biblioterapia” (o “Libroterapia”) nasce in realtà ben prima di essere codificata come disciplina, affondando le sue origini in un approccio antichissimo al libro ed alla lettura come occasione di rigenerazione; già Cicerone sottolineava la capacità della letteratura di contribuire a “purificare le passioni dell’anima”.
*Libroterapia umanistica
